I PROGETTI DI ADA MONTELLANICO
Ada Montellanico (voce), Giovanni Falzone (tromba e arrangiamenti), Filippo Vignato (trombone). Matteo Bortone (contrabbasso), Ermanno Baron (batteria).
Abbey Lincoln rappresenta una figura leggendaria non solo in ambito musicale ma per l’intero movimento Black Power. Cantante e autrice di autentica originalità, dal sound aspro e sensuale e dalle coloriture africane, Abbey Lincoln è stata iniziatrice di una nuova strada del jazz vocale, collocandosi idealmente vicina ad altre grandi artiste quali Billie Holiday e Nina Simone.
Dagli anni ’60 a fianco di Max Roach, la sua carriera artistica, è stata sempre unita alla sua intensa attività in seno alla comunità nera, facendo sì che la sua musica diventasse cassa di risonanza nella denuncia delle discriminazioni razziali vissute dalla popolazione afro-americana.
Su questo percorso di impegno sociale si colloca il nuovo progetto di
Ada Montellanico che cammina sulla strada di Abbey abbracciando con
passione i contenuti della sua vita artistica e politica.
Abbey’s
road, esplora la Lincoln autrice senza tralasciare il suo lato di
magnifica interprete di composizioni che hanno reso ricco quel panorama
jazzistico, in cui la musica ha rappresentato un forte messaggio per
l’emancipazione del popolo nero. Gli arrangiamenti sono totalmente
originali tesi a restituire il senso profondo del repertorio di questa
grande artista la cui dote Nat Hentoff ha descritto ammirevolmente come
“capacità di diventare essa stessa parte di una canzone”.
Ada
Montellanico, preziosa interprete tra le più importanti del panorama
nazionale, presenta questo omaggio con etrema originalità ed empatia
mettendo in risalto la forza narratrice delle composizioni della Lincoln
ed esaltando quello che è il carattere africano della suo mondo sonoro e
la sua profonda trasgressività. La scelta di creare una band atipica,
caratterizzata dalla mancanza di uno strumento armonico dona a questa
particolare formazione un sound energico e coinvolgente, esaltato dagli
arrangiamenti curati dal grande trombettista Giovanni Falzone. A loro si
uniscono alcuni degli astri nascenti del jazz italiano: Filippo Vignato
al trombone, vincitore del premio Miglior Nuovo Talento del Top Jazz
2016, Matteo Bortone al contrabbasso, già vincitore nell’ edizione del
2015, e Ermanno Baron alla batteria.
Ada Montellanico (voce), Enrico Zanisi (piano), Jacopo Ferrazza (contrabbasso), Alessandro Paternesi (batteria).
Tappa fondamentale della carriera di Ada bMontellanico è il 1996, quando incide per la Philology “L’altro Tenco” con Enrico Rava. La profonda sensibilità con cui rilegge in chiave nuova il repertorio meno frequentato del cantautore piemontese, rivela una particolare capacità di far aderire il suo intimo mondo emotivo alle esigenze della narrazione.Nel corso di questo lavoro
competente e appassionato, incontra la famiglia Tenco che per la prima
volta concede a lei di musicare alcune poesie inedite di Luigi,
riconoscendo in Ada una capace e sensibile interprete e compositrice. Ad
oggi è l’unica ad aver avuto questo privilegio.
Questi brani insieme ad altri sono inseriti nel Cd Egea.
Nel
concerto “Tencology” ripropone molte canzoni del repertorio tenchiano
insieme ai brani inediti, in chiave completamente nuova. Ma il
repertorio si allarga ad altre perle della storia del cantautorato come
brani di Fossati, Bersani e altri, nei quali forza poetica e melodica si
intrecciano in un magnetico abbraccio. La dimensione intima ed elegante
della performance e gli originali arrangiamenti trasversali e
jazzistici daranno una luce nuova e metteranno ancora più in risalto
alcune tra le più intense composizioni che appartengono al grande e
variegato songbook della musica italiana.
Ada Montellanico (voce), Enrico Zanisi (piano), Jacopo Ferrazza (contrabbasso), Alessandro Paternesi (batteria).
Ricordate Lezioni Americane? Se Italo Calvino fosse stato un appassionato di jazz, avrebbe di certo celebrato Ada Montellanico quale campionessa insuperabile di “leggerezza”. Non c’è, infatti, parola più pertinente per definire il suo tributo discografico a Billie Holiday, ora riproposto in concerto.
Una performance dalla duplice valenza estetica ed emotiva, per ricordare l’incommensurabile genio di Lady Day.
Un omaggio condotto con empatia, introspezione e creatività, per
stabilire con gli standard un rapporto intimo e confidenziale, scavando a
fondo dentro le radice ritmiche ed armoniche ed infondervi nuova luce.
Lo
informa una meditata ricerca sulla biografia della Holiday per
scorgervi una cangiante cornucopia di stati d’animo: gioie profonde e
vulnerabili, amare disillusioni, sogni perduti ed effimeri,
attualizzati da un gioco di ricreazione volto alla sottile, sapiente
variazione.
Come valore aggiunto, la vibrante, calda espressività
della Montellanico, che nelle esibizioni concertistiche compendia la
migliore essenza del jazz.: comunicativa, swing, capacità di trasmettere
profonde emozioni, racchiuse nell’attimo irripetibile di aforistici
giochi vocali.
Tanta sapienza vocale (densità, modulazione) e
musicale, al servizio di un cuore magnificamente palpitante. Un’artista
immaginifica, dalla voce calda, rilassata e colloquiale, che fa apparire
semplice e naturale (testi, musiche) ciò che facile in realtà non è,
per la gioia di quanti si attendono dalla musica percorsi non
convenzionali.
Una vocalist che vola in alto lungo territori
inesplorati di testi e musiche quanto mai attuali, dove si canta la
vita nelle sue varie sfumature: l’amore, la malinconia, lo smarrimento
di un attimo, rivissuti con la sensibilità di una artista a 360 gradi
del terzo millennio quale è Ada Montellanico.
Ad accompagnarla in
questo imperdibile set, dove saranno eseguiti brani nuovi rispetto
all’omaggio discografico uscito allegato a L’Espresso per la serie del
“Jazz italiano”, ci sarà il suo quartetto formato dai musicisti più
importanti dell’attuale scena italiana: Enrico Zanisi al pianoforte,
Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Ermanno Baron alla batteria.
Ada Montellanico (voce), Francesco Diodati (chitarra)
Il nuovo progetto di Ada Montellanico nasce dall’incontro con un “suono” a lei caro, già utilizzato con successo in altre incisioni discografiche.
Il duo Voce e Chitarra, infatti, ha una lunga tradizione e permette una sperimentazione così ampia, che questa formazione può essere considerata una tra le più cangianti e versatili nell’ambito musicale.
Francesco Diodati, giovane musicista ormai appartenente alla schiera delle nuove star nazionali, è già alla seconda incisione a proprio nome per la prestigiosa etichetta Auand.
Ada Montellanico, una delle più originali autrici e cantanti del panorama italiano, dopo il grande successo del Cd uscito per L’Espresso Omaggio a Billie Holiday e del recente “Suono di donna “ uscito per Incipit/Egea, si mette in gioco in questa nuova collaborazione con l’instancabile spirito di ricercatrice che la caratterizza da sempre.
L’incontro tra questi due artisti dalle forti personalità avviene con l’intento di fondere le diverse esperienze, per approdare ad un universo sonoro nel quale l’improvvisazione è al servizio della narrazione musicale.
La chitarra, usata nella più ampia e imprevedibile gamma acustica ed elettrica, dà modo ai due musicisti di creare un percorso particolare, che spazia da composizioni originali a brani di Maria Schneider, Carole King, Simon & Garfunkel, Lennon-McCartney e altri della grande tradizione jazzistica.
La voce ambrata ed inconfondibile della Montellanico si fonde così alla poliedricità strumentale di Diodati per dar vita ad appassionate storie musicali.
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